Sara Cardellino in camera - Monsieur Aristide, Montmartre, Parigi.
Foto cds - Aprile 2024
Accio e Sara Cardellino
IL FOTOGRAFO DA CAMERA E L’IMPERTINENTE MODELLA
AL “MONSIEUR ARISTIDE” DI PARIGI IN MONTMARTRE.
APRILE 2024
“Il fotografo da camera con modella bianca e nera virata posa insincera vive nel flusso scatto l’ethos come provincia dell’io seppure stia a Parigi. All’Hotel Monsieur Aristide in Montmartre. Il rettangolo di mura che compaia dove un tempo s'agitavano mulini a vento o in un cascinale pisano impone la provincia psichica al fotografo cioè me-stesso armeggiante sulla residua arte del nudo.
La modella invece languida raccolta piegata distesa è per sua natura cosmopolita.
La comunione che cerco con lei, fotografandola, attiene al sacro provinciale misto spirituale cattolico. Con polla al centro comunista. Oasi libertaria dove abbeverarmi sensualmente orante dissetarmi sperso provinciale tra le dune”.
-Accio ma cosa scrivi, potresti scostare la tenda aprire la finestra che mi sembra di stare in una tomba etrusca a Cortona. Fammi leggere.
-Ho preso appunti su questo scatto e altri “da camera”. Illumino la camera, Sara. Ma proseguendo la ricerca di piante-monumento, dopo la Paulownia di Liszt, stamani andiamo a trovare la Robinia Pseudoacacia sull'isola di Notre Dame di Parigi. Dedicata a Jean Robin erborista e farmacista dei re francesi accudente l’orto botanico per uso farmacologico. Mi sono documentato.
-Indosserò il tailleur azzurro con pantaloni di Prada che mi sono regalata su tua scelta squattrinata. Per uso farmacologico contro gli eccessi provinciali di fotografo con la sottoscritta "cosmopolita". A volte penso, al di là della suggestione di questi estemporanei scritti-diario, che faresti prima a dirmi alla pisana: “anto sei bòna Sara mezza nuda ner buio di ‘amera... ò voglia di pipatti al volo”. Ah ridi, ridi ridi Accio. Ho imparato il vernacolo e tu poco il veneziano. Ora siediti sulla poltroncina, aspetta paziente, che devo vestirmi truccarmi. Guardare e non toccare. Casomai rileggi gli “appunti” sensazionali scritti pocanzi!