Sara Cardellino dopo aver letto di Meister Eckart.
31 dicembre 2021 - Foto Accio
Accio e Sara Cardellino
LENTICCHIE CON ALLORO FILOSOFICO
DEL 31 DICEMBRE 2021
Mentre Sara Cardellino cucina le "Lenticchie alla veneta", ci mette la pancetta, senza aglio sedano alloro, mah!, lassamola fa… io cucino lenticchie filosofiche con alloro. Se non le gusta per un giorno, ch’è l’urtimo dell’anno, ir nervoso mi viene a me.
DUE LENTICCHIE ARISTOTELICHE
1
Diverse eternità impronte
sulla cetra d’Orfeo presagio
d’ardui accidenti. Le cose
mutano nel tempo, pensa
Aristotele, forse la poesia
essenza si salva: se lo è!
2
Parole frali suonano argento
orfane del flauto chiedon aiuto
all’essenza: Ousìa. Ciò per cui
una cosa è quel che è. Gusterà
Aristotele le lenticchie?
Lor gusto immutato?
3
LENTICCHIA MEISTER ECKHART
Sale l’edera a modo suo
sul muro sovra crepe.
Indifferente ad insetti
lucertole. Se esco fuor di me,
pensa Meister Eckart,
nella fessura a notte
scoprirei salamandre
farfalle teste di morto
civette. Dio così
raggiungerei dal buio.
4
LENTICCHIA DI PLATONE
In questa maniera dicembrina
si può ancora morire tra cose mute?
Platone lenticchia tra i denti in arcano
piumaggio seppe che il modo d’essere
delle cose era apparente: contrapposto
-come legume e molare? - alle idee.
Il fenomeno lo spiega il vento
Tra i rami vuoti degli alberi
Davanti alla casa piena di oggetti.
5
LENTICCHIA DI HEGEL
Dove arde il fornello
si misura consistenza lieve
della fenomenologia: scienza
contro l’oracolare abbruciare.
Hegel annusando l’alloro
afferma che il processo
dialettico va dalla coscienza
naturale al vero sapere.
Alla mia battuta: “Come il cacio
con le pere” ride di gusto
e carezza la cuoca Sara.
Il tedesco ha Spirito, penso,
ma s’allarga troppo!
FOTO DI COPERTINA E QUANTO NE SEGUE
Sara Cardellino 31 dicembre 2021 turbata dalla lettura della LENTICCHIA MEISTER ECKHART. Incredibile!! io scrivo per farla sorridere e lei mi viene a dire che ho colto qualcosa che teologicamente la turba. Aggiungo la battuta: non vibrare la coda dell’anno come lucertola, Sara! Lei molla i fornelli… la raggiungo: -“Possibile tu colga delle verità e che non dia loro il necessario peso in te dopo averle scritte o dette? – Sono uno scemo saggio che torna presto scemo. Non facciamo bruciare le lenticchie venete sennò mi tocca farle pisane dopo le lenticchie scritte. A questo punto Sara mi bacia. E FABIO NARDI risente le labbra di KAROLINE KNABBERCHEN (1959-1984).