Sara Cardellino con Epicuro la bagnanate va sul sicuro, I
Marina di Carrara 31 maggio 2024 - Foto Accio
Accio e Sara Cardellino
LA BAGNANTE VA SUL SICURO
A MARINA DI CARRARA CON EPICURO.
DISCORSO SABBIOSO
31 MAGGIO 2024
Carrara, 30 Maggio 2024
-Accio ho prenotato al Bagno Luciano a Marina di Carrara. Ha camere d’albergo direttamente sulla spiaggia. Usciamo, venti metri, e ci tuffiamo. Lasciamo il Michelangelo e stiamo qualche giorno sulla spiaggia. Meglio l’acqua salata e le docce dolci sulla spiaggia che non l’acqua delle tue fontane in bianco/nero dei ricordi. Non credi?
-Cardellino il tempo s’annuncia fosco. Temperature più basse. L’acqua la troverai calda nella doccia di camera.
-Pessismismo leopardiano da bagnino etrusco che intende stare nella città dei marmi scarpinando sul passato. Ho prenotato, pagato,… se non vieni, chiamo un taxi, e vado da sola! Siccome m’aspetta il capanno sul mare a Bocca di Serchio… fammi godere qualche comodità.
-Te la do vinta. Prendo l’ombrello per sicurezza meglio dell’ombrellone. Andiamo a far guadagnare qualcosa al nullatenente balneare Luciano… se non si fossero accaparrati il demanio ci sarebbero capanni per tutti anche qui.
- Perfetto... ci mancava il comunismo impossibile balneare… da esaltare.
Sara Cardellino con Epicuro la bagnante va sul sicuro, II
Marina di Carrara 31 maggio 2024 - Foto Accio
Accio
SULLE FOTO IN DITTICO DI SARA CARDELLINO
PRESE CON FILOSOFIA PRIMA E DOPO LA PIOGGIA
31 Maggio 2024 - Marina di Carrara
Roland Barhes scrisse il suo celebre e celebrato “DISCORSO AMOROSO” assemblando citazioni sull’Amore di centinaia d’autori. Per questo episodico DISCORSO SABBIOSO, Dittico per il Cardellino, assemblo due citazioni da Epicuro.
Per la tua passeggiata, Sara, prima dell’acquata sulla spiaggia, annunciata da nuvolaglia nera pascoliana con ali di gabbiani, con indosso velo orientale rosso, poso nelle orme dei tuoi piedi asciutti la prima citazione da EPICURO (Epicuro, Opere. Traduzione di Graziano Arrighetti. Einaudi, Torino, 1970).
"Dolce, quando nel mare immenso i venti sconvolgono le acque, contemplare dalla riva l'affanno grande di altri, non perché l'angoscia d'un uomo dia gioia e sollievo, ma perché è dolce vedere da che mali tu stesso sei libero". (Epicuro: L. II, 1-46. Op. cit.)
Per la seconda foto scattata mentre sei alle prese con la doccia, calda (Accio mi aiuti un attimo? questo marchingegno mi sembra fallace, anzi no! sennò finisco per averti addosso più sabbioso di me!, accontentati d’una fotografia!) dopo che infreddolita, sotto la pioggia battente, hai raggiunto la camera sulla spiaggia… ancora EPICURO (L. IV, 1037-i060. Op. cit)