Tristan Corbière nel giallo rospeggiante - Accio, senza data
Claudio Di Scalzo
INIZIO ANNO CON FRAMMENTO DI TRISTAN CORBIÈRE GRAN DANNO
DIFESA
Spazio S.V.P. Provinciali
di Parigi & Parigini di
Carcassonne!
E tu va, Libro mio –
una donna faccia le orecchie alle tue pagine,
uno scribacchino ti
ricopi, un ammalato
ti sorrida!
Resta peggiore –
i tuoi mezzi te lo permettono
Dì alla gente
del mestiere che produce
l’aborto d’un artista…
Per gli altri: 7 franchi e 50
Va, libro mio & non tornare più
Claudio Di Scalzo detto Accio
NOTA CHE DA SÉ SI POTA
Questo frammento di Tristan Corbière tornò a galla nel 1951. Chi lo pubblicò su French Studies lo trovò in una copia degli Amours Jaunes di proprietà del poeta-rospo. Non venne pubblicato da Corbière che forse ritenne questa “DIFESA” come una sorta di caustica prefazione al suo essere poeta al suo intento di stampare versi. L’ho sempre ritenuta la forma più rivoluzionaria e radicale, dalla Provincia, di contrapposizione ad ogni feticismo e alienazione del poetare. A pari del radicalismo sovversivo di Rimbaud in “Promontorio” nelle ILLUMINAZIONI (Rimbaud lo condussi da mia madre Nada Pardini. Sta sull'Olandese Volante). Dopo verrà l’umorismo signorile di Laforgue e il crepuscolarismo di Gozzano contro il mestiere di “vender parolette”; il mortituro Corazzini poeta in croce tisica; il lapis disutile di Moretti e il fumo di Palazzeschi che si vòl divertì a poetà senza età. Però anche in materia di poeta che mòre e insieme di versi discòre con la Musa... Corbiere stirò il suo sudario rutilante con la poesia “Un jeune qui s’en va” in Les Amours Jaunes.