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SONORITA'

:: Accio scemo in materia d'amore fino a Sara Cardellino. Risposta all'amica che scrive Fiabe
29 Gennaio 2021


Accio: Sara Cardellino nel rosso San Valentino 2021


 

clikka

IL 20 NOVEMBRE 2011 A VILLA MALCONTENTA. IL RITORNO NEL 2018

IL SEGRETO RIVELATO A FIESOLE

LA FOTOGRAFIA NEL DOPO CONCERTO

 


ACCIO SCEMO IN MATERIA D’AMORE FINO A SARA CARDELLINO.
RISPOSTA ALL’AMICA CHE SCRIVE FIABE

 

(L’AMICA DELLE FIABE) - Buongiorno, Accio! Ho letto il tuo post recente con la canzone Heaven Stood Still t e altri che riguardano te e Sara Cardellino, ma non sono riuscita a capire perché nel 2011 vi siete lasciati. O meglio qualcosa ho compreso, ma non del tutto. Perché scrivi che sei stato scemo?

 


Jesse Accio James e Zerelda Zee Cardellino - Cascinale Vecchiano gennaio 2021



clikka

 Sono in pericolo Sara. Ho bisogno di te.

Quando salvai Jesse Accio James con l'Ave Maria di Schubert

 

Cara AMICA DELLE FIABE... mia madre, Nada, l’antica sarta, va avanti coi suoi 92 anni, diventando preda della senilità, e necessita ci sia qualcuno accanto che l’aiuta a prendere le medicine a lavarsi. Che le faccia la spesa che le pulisca la casa. Cioè il piano terra del cascinale. Lo fo io. Se mi assento mi dà una mano una signora del paese. La casa ch’è grande, per sua volontà, dopo la morte di mio padre nel 1995, non ha mai subito cambiamenti. E così il primo piano non è abitabile se non nella stanza dove c’è il camino un letto dei bauli e lo studio di pittura: qui vuole stare Sara quando viene anche se il pavimento è in cemento gli infissi di 60 anni fa e mura a mattoni non intonacate. Istesso le soffitte umide e il tetto barcollante: dove le piace aprire casse bauletti carte quaderni tele. Sembra una ragazzina nel sottotetto delle meraviglie. Solo lei ci ho portato dal 1984. Quando scende impolverata con qualche manoscritto carta disegnata tela fotografia è veramente la mia principessa: che porta significato a tutta quella roba abbandonata che neppure più ricordavo. Dall’abbaino si vede oltre il Serchio Pisa e il mare lontano. Nella soffitta dorme di giorno l’Allocco. Mio parente. In altro abbaino la coppia di piccioni. Il piccione sia maschio che femmina se muore l’altro non si accoppia più. Il volatile più fedele della terra. Il piccione considerato scemo mi garba imitarlo.

Nella tipologia pisana “essere scemo”, darselo da soli, ammetterlo, è probabilmente una forma per scherzare sui propri limiti, accettarli, forse superarli. Io ne ho fatto una cifra esistenziale: intanto perché scemo lo son stato davvero: e molto in amore. Unitamente ad atti sconsiderati. Se mi chiamano Accio un motivo c’è. Il peggiorativo attiene alla parte di me che esiste. Che non ho mai nascosto a chi mi frequenta a chi a me si lega. E so che l’estetica ciò occulta o meglio nobilita. Questo non l’accetto. Mentre ero dedito, fin da giovanissimo, alla scrittura all’estetica disegnata e fotografata pure ero camionista cacciatore di frodo giocatore di carte e ficcato in ogni intemperanza estremista politica. Se scrivo che le donne amate mi hanno migliorato non è un’affermazione letteraria bensì vera. A mia scusante una vita cresciuta nel tragico ideologico in una famiglia i Di Scalzo i Pardini somiglianti alle storie familiari che si trovano in Maupassant Stevenson Tozzi Mauriac Simenon.

Sara, musicista, fin da bambina sottoposta alla dura disciplina di studi musicali su strumenti, canto, danza... d’estrazione alto borghese non poteva che innamorarsi di uno come me. All’opposto. Io di lei. E l’incontro casuale - che mai ho rivelato in qualche pubblicazione - innescò dal contrasto il colpo di fulmine. Sara è stata la prima a ricordare “Cime tempestose” per noi due. Difatti poi ha sposato un Linton. Pero amando Heathcliff Accio.

Perché ci separammo?

Anche se in maniera anarchica singola da decenni vivevo nell’estetica. Alla mia maniera. Dal Duemila avevo inventato portali e siti convinto che il futuro anche rivoluzionario fosse sul web. Non ti sembra una scemenza? Visti gli esiti oggi social compresi? Lasciai pure Feltrinelli e rinunciai a pubblicare da Sellerio (IDINA FARO e SELLERIO). Per inventare riviste su carta e on line Tellus Tellusfolio. In questo periodo maggio 2009 conobbi Sara Esserino.

Lei cercò di farmi capire la follia, scemenza?, del mio agire. Intuendo che questo vissuto aveva pure complicato l’esistenza al mio doppio Fabio Nardi con una poetessa e filosofa svizzera morta a 25 anni. Dunque quando cercai di coinvolgerla nell’Olandese Volante che stavo inventando in parte ne era attratta poi rinunciò. Perché questo mio esistenzialismo le portava sofferenza e paventava che fosse pure inutile. Insensato. I fatti del 9 gennaio 2017 lo avrebbero reso palese.

A fine novembre 2011 ci separammo. Poi il “Segreto rivelato a Fiesole” mi ha dato la mappa completa del suo cuore col tesoro che conteneva. La sua idea di fedeltà. Mi aveva superato. E quando la cercai ad inizio 2017 veramente lei Cardellino salvava il Falco ferito. La vicenda del naufragio dell’Olandese Volante il 9 gennaio 2017 m’aveva percosso preso in giro e reso inutile anni di presunta rivoluzione estetica. Non è scemo uno che a 63 anni non sa riconoscere cosa ha accanto o attorno?

Sara poi si è sentita pure in colpa perché se c’era lei questa trappola non sarebbe scattata. Neppure se era sempre vivo il mio amico barbiere Fatticcioni Paolo detto Il Pazzo (1949-2005). Mi avrebbe messo in guardia.

Il Cardellino ha vissuto strazi privati per separarsi, ostilità dalla famiglia, dagli amici, dal suo mondo musicale.

In questi dieci anni il nostro legame ha prodotto dall’intreccio reale segni creativi vasti in ogni genere: qualcosa di veramente grande, del quale quanto appare sull’OV e sul social, è la punta dell’iceberg. Melodramma Feuilleton romanzo illustrato poema versi poesia visuale. Ne siamo sorpresi noi per primi. Però sappiamo che prima viene l’abbraccio il 9 aprile 2017, Domenica delle Palme, quando lei venne a Vecchiano.

Ho risposto estesamente perché tu sei una persona speciale: porti Bene, esteso, ed hai affetto esteso e simpatia estesa per Accio per Cardellino perché donna che sa cos’è l’amore il tragico la bellezza dei legami inconsumabili e il prezzo che chiedono.

 

 


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