Accio: "Sara Capei Corti in primitive forme"
Parigi 15 IV 2012
Accio
SARA CAPEI CORTI ALBUM PARIGINO
(con raccontino onirico brevissimo)
SOGNO PER DUE CHE DA TEMPO SI CONOSCONO
(IN MONTPARNASSE)
Tutte le volte che torno a Parigi va sempre a finire che il quaderno degli appunti pittorici fa il picassiano brancusiano scalziano scendendo scalini citazionisti d'arte primitiva; mentre il quaderno degli appunti paroliberi tendono all'Apollonaif più che al naire. Ma vedi té!
Si cerca ancora un Dio per le strade di Montparnasse?
C'è bisogno d'una metafisica d'acqua dolce
per lavare la tomba dello sdraiato essiccato Bau-baudelaire.
Parole parecchio "negre" neghittose scie
a comprendere il poema che ha un ritardo pazzesco!
Così intrappolo la lingua che lecca nudi legnosi e ingioiellati
gli occhi hanno l'elastico per le aringhe di Soutine!
Mi scusi ma il livornese dove s'è ficcato?
Ma come non lo sa?!
No!
Tossisce lo smacco della vita scolpita
con Jeanne in un cimitero poco distante da qui.
Mi sa indicare la strada cortesemente?
E' facile: basta che si tuffi da questa finestra all'ultimo piano
e che perda il parto del suo poema che tanto è scemo
dall'indice ai piedi del titolo. E non ha puntualità.
Allora mi tuffo!
Lo faccia.
E rialzandosi mi rimbocchi le coperte
che abbiamo lo stesso sogno disperato e parigino.
Oh questa poi!
Ne accadono di suicidi dormendo carolei.
Siamo a Parigi mica a Vecchiano!
Ma vedi Té che tipi ci sono in circolazione.
Questo lo dico io ancora dormendo.
No io che son provinciale!