CDS: "Albero Ficus Sarashvattha" - 14 febbraio 2013 - a Sara Capei Corti
30 x 40 - Tecnica mista
Accio
4 GRANDI ALBERI
FICUS SARASHVATTHA
2
Albero a testa in giù che accoglie e modula l’adolescenza e la prima giovinezza di Sara Capei Corti. Quest’albero piantato dalla stessa bambina in prima elementare per la Festa degli alberi è diventato in pochi anni potente e vigoroso. Sara Capei Corti ricevette il semino in dono da un pettirosso, forse un poeta trasmigrato in quel tenero uccelletto, che gli cinguetto il consiglio di interrarlo. La bimba questo fece a Padova, dove viveva la nonna materna. E dove in estate e per altre feste veniva condotta portando allegria nel vasto giardino.
Questo Ficus è un albero che si rovescia. In certe parti dell’anno la chioma s’interra ed espone al cielo le radici, mentre la chioma conosce gli umori segreti e il dolore nascosto nelle cavità sotterranee. È un albero della Conoscenza che alla quindicenne poi diciottenne poi ventenne Sara confida segreti e le varie mutazioni dell’aria dell’acqua della terra. Il Fuoco insegnato è quello che attiene all’amore. All’eros.
La giovane Sara passa intere notti a dialogare con l’albero rovesciato e solo lei può salire tra le radici o tra le chiome per sfiorare l’abisso del cielo con le sue stelle tutte raccese da storie meravigliose anche intinte nel tragico. A volte i parenti in certe giornate di sole cocente la sentivano ridere tra i rami frondosi, mentre saltava come uccelletto paradisiaco fino in cima, e se le chiedevano il perché di quella gioia una volta scesa, Sara, non rivelava che le foglie le avevano raccontato ricordi allegri sugli animali che, proprio a quella altezza, s’innamoravano, si amavano, partorivano figli.
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PREFAZIONE SEMPREVERDE
Per il compleanno di Sara Capei Corti
ho inventato quattro alberi.
In scrittura in disegno.
Uno per ogni decennio.
Fino ai 36 anni.
Perché Sara nel 2009 mi fece salire
sugli alberi della sua musica del suo bene del suo amore.
Ho sempre saputo arrampicarmi, fin da piccolo, sugli alberi.
Fino in cima.
E da qui posso vedere tutto quanto
ancora ci unisce da lontano.
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