Il riso di Silvae Lo - Senza data - Foto cds
Silvae Lo
IO INTERPRETE DEL RISO DI BERGSON.
A MIO MARITO CLAUDIO DI SCALZO.
PERCHÉ SONO ADATTA ALL'ALBUM DONNE AMATE DOVE L'HO TROVATE.
"Il sorriso della Venere moglie che esce dalle lenzuola flutti
indossando orecchini acquamarina"
fotografata da Claudicelli - Albinia, senza data
Col cuore spillato in mano per mia moglie
Foto Silvae Lo - Albinia, senza data
Silvae Lo my wife nel riso Bergson, II - 2008
Foto CDS
clikka
SILVAE LO SUL RISO
Il comico il riso, e converrai caro marito, che nessuna prima, durante e, dopo di me, delle tue amate muse, ha avuto né avrà il mio RISO. Sorvolo sulle fattezze, scrivo soltanto, che la castana non ebbe ne ha niente da invidiare a bionde e more. A confermarlo, qualora volessi negarlo, le foto che mi hai scattato. Ne scelgo tre, una nel riso pubblicità dentifricio, apprezzi la mia ironia?, la seconda primi anni di fidanzamento matrimonio nella casa al mare rossetana; l’altra, in camera nostra, ricordi?, dopo averti dato figli: son più formosa ma il riso mio t’attizza ancora come vampa.
L’INTERPRETE DEL RISO DI BERGSON IO SON! Scherzavo. E tu rispondevi rimator pisano: DI EROS E SUBLIME SON INTRISO.
Che divertimento unico. Ecco, nel tuo DONNE AMATE DOVE L’HO TROVATE, aggiungi, in qualche città alpina o spiaggia tirrenica, tua moglie SILVAE LO.
Rido indossando orecchini nella luce mattutina. Ricordi con te ad ALBINIA; Parco Naturale e spiaggia, Laguna di Orbetello. Che scopristi grazie alla tua musa, sorridente, alpina. Avendo pure il coraggio di paragonare Parco e spiaggia al disastrato, so ch'è peggiorato, Parco di San Rossore-Migliarino-Pisa e a Bocca di Serchio Marina di Vecchiano. Da qui il mio RISO... perché profferii la battuta in rima settecentesca: “... Parco di San Rossore... di mucillaggini carco di vespe bruciore! “ E tu sorridevi a mezza bocca. Ti battevo nel tuo campo. (a volte rido del tuo destino di rimatore-seduttore: le tue amate imparan la rima, come Cardellino, e ahimè per te arrivan prima! Eh eh).
Per ridarti luce, Claudio, mentre leggendomi, in questo agosto 2024, ti rabbui: troverò la foto, giuro, e te la spedisco, di quando da me ti facesti fotografare con cuore di stoffa palpitante di spilli, sul petto. Eri bello come un guerriero etrusco ed io alpina ti amavo sotto cielo limpido e corrusco. La foto della dilettante, forse Polaroid, ti fissò com’eri: luce e buio, spilli finti nel cuore, pizzicore e caramello, per tua opera ch’è un lungo inutile stornello. A menoché non ci sia io: Silvae Lo, Your Wife. L’unica che ti ha fatto vivere la famiglia e non soltanto la coppia più o meno estetica-artistica. L’unica che t'abbia condotto ad un minimo di Etica. Perché sei padre. Ricordalo. Adesso sono seria. Serissima. Chi è venuta dopo di me, per quanto ben intenzionata, non può risolvere la tua, irridente, nascosta, anche se appari serio in viso, NATURA. Ecco come interpreto la tua predilizione di quest’ultima rispetto alla CULTURA. Niccianesimo in sedicesimo? Fai vincere l’animale individualista ed egoista in te. Scherzando. Sarà contenta la lucchese-monacense devota a Stirner, Margherita, ora con qualche anno più di me nei capelli e movenze? Mediterà, lo spero per lei, sull’artrite; sulla menopausa che rende l'organo sessuale di legno.
Ecco: lo scopri, marito, la vera cattiva son io! Ridendo.