Claudio Di Scalzo
IL CAMPOSANTO DEI GLOSSATORI
Racconto Transmoderno - 2013
Ieri è morto mio nonno Giorgino.
Per tutta la vita glossatore di fino.
Credeva nella glossa come avvenire
per anni e anni non fece che morire.
Ora starà nel marmo all’asciutto
non si rammaricherà d’aver perso tutto:
della vita reale ogni suo frutto
per glossare libri d’altri senza costrutto.
Di lui stecchito profilo scarno
nell’epitaffio: Alla filosofia fece chiose
ogni dì ne contemplò a iose
scritte da lui vergate indarno
come su fresca pelle mani rugose.
Abbia pietà di lui la Divina ruota
se sensibilità e bello offese
con tal destino consegnato alla nota
perché la sapienza mai intese.
Ogni corpo alla tomba giunge
sia a Giorgino glossatore in camposanto
morto glossato offerta pietà da lunge
perché chi glossa non lascia né poco né tanto.
Questo racconto transmoderno
chi lo racconta per pena in pianto
sulla soglia del nonno in averno
lo aupica rivelatore e santo
affinché mestier di glossatore
un dì scompaia come prassi di sventura
noia alta a sé agli altri imposta incolore
si che Sapere viva senza zavorre sua avventura.
Da “Bologna Transmoderna” - Giugno 2013