Claudio Di Scalzo: "Monza Cupo" - 13 marzo 2016
Fabio Nardi
MONZA CUPO
Fabio Nardi racconta come viene scattata la fotografia da Claudio Di Scalzo. Sorta di narrative photo in movimento verso Milano. Operata da un personaggio e doppio anch’egli fotografo.
Il treno è fermo sui binari. Il fotografo dal finestrino vede a una decina di metri il cartello “Monza” pasticciato con spray. Non riesce a leggere però cosa c’è scritto. Prende la sua Nikon Coolpix e si dice che appena in movimento scatterà al volo lasciandosi dietro le spalle la città della corona di ferro intinta nello spray. Rivedendo qualche metro dopo, comodamente seduto, lo scatto - e con nostalgia ripensa alle ore passate in camera oscura necessarie 40 anni fa, a Vecchiano, per ottenere stampe a colori - scopre che la scritta rende “Monza cupo”. Perfetto. Ferrovia e città è appunto sotto un cielo cupo e dietro il cartello segnaletico appaiono lavori in corso intinti nel giallo. La betoniera gira e gira cemento che chissà come si solidificherà e le righe gialle parallele corrono accoste andando non si sa dove. Contesto e affresco con simbolo cupo prima del desco. L’orologio dice mezzogiorno passato da poco.