Laforgue: "Misteriosa Dama R col cappello" - 2009
JULES LAFORGUE
1860 - 1887
TRAMONTO D’INVERNO
(Con Virus Averno in Tellus)
Al Bosco fosco elettronico amico losco
Che tra-tra-montosmonto dolente viddi
stassera! Tra l’arborea mea piagneva
ir vento disperato, rami secchi
potava in mezzo a foglie ruggine.
Dietro la raggèra de’ rami ignudi,
acquaforte che l’azzurro schiaro
ghiaccio der cilu tagliuzzava,
solitario paru straziato l’astroRE
calava. Oi SOLE! La scorsa estate
incantevole stramontavi radiuso
in tua gloria, paro paro a uni grandu
santo ciborio, fiammeggiando ir cilestre!
Ora scorgo disco zafferano,
malato, senza raggi, sull’orizzonte
scartavetrato del cinabro, tutto solo
soletto ammurì ner macabro scenario
da emottisi, tignendo frèbbile débbole
intirizzite nubi ner bianco zincato
tetro livido misto verde fiele
oro vecchio appassito rosa piombo
grigiu gigio pallido lillà. OIii oh! Gliè
finito finì! Ir vento nun la cess’ascessa più
de rantolà, tutto si tigne intigna giallo
e bolso; son compiuti li iorni,
la Tèra-TELLUS à fattu ir su’ tiempo;
suoi fianchi tondi nun ne possono più.
E i sui poveretti figghi, scapellati, smilzi
cerei pe’ ir troppo rimuginà questioni
lungagnate rebusse virusse,
vanno piagati-piegati-pubblicati tremanti
sotto ir peso delle sciarpe elettronie
sotto ir gasse giallo parola-pixel
moribondo anco nelle foto instagramme
lungo vie nebbiose-web, loro assenzio
assenza guatando con vòto occhio atono,
ghignando amaramente allo sfilare
di belle fiche incinte di dèmoni narcisi,
pubi natiche seni in mostra,
bestiale fierezza in schiavitù
per quarche divinità multinazionale…
Ignoti uragani dei finali adatti
catastrofi, accorrete! Scatenate
tutte-brutte vostre trombe di raffìe!
Agguantate estro grobo immondo et ansante!
Spazzate la su’ lebbra di metropoli conurbate
i su’ figlioli annoiati appestati scoli! sparpagliatene
le spoglie sanza nome ar Nero infinito!
E niuna notizia di lor si sappia, nell’immensa
innocenza dei sempiterni astri ròtanti,
delle amorose stelle-galassie, di quer marcio
cervello pallina che, un giorno, fu la Tèra meschina.
"Misteriosa Dama R col cappellino"
JULES LAFORGUE
1860 - 1887
COUCHANT D'HIVER
Au Bois
Quel couchant douloureux nous avons eu ce soir!
Dans les arbres pleurait un vent de désespoir,
Abattant du bois mort dans les feuilles rouillées.
À travers le lacis des branches dépouillées
Dont l'eau-forte sabrait le ciel bleu-clair et froid,
Solitaire et navrant, descendait l'astre-roi.
Ô Soleil ! l'autre été, magnifique en ta gloire,
Tu sombrais, radieux comme un grand Saint-Ciboire,
Incendiant l'azur! À présent, nous voyons
Un disque safrané, malade, sans rayons,
Qui meurt à l'horizon balayé de cinabre,
Tout seul, dans un décor poitrinaire et macabre,
Colorant faiblement les nuages frileux
En blanc morne et livide, en verdâtre fielleux,
Vieil or, rose-fané, gris de plomb, lilas pâle.
Oh! c'est fini, fini! longuement le vent râle,
Tout est jaune et poussif; les jours sont révolus,
La Terre a fait son temps; ses reins n'en peuvent plus.
Et ses pauvres enfants, grêles, chauves et blêmes
D'avoir trop médité les éternels problèmes,
Grelottants et voûtés sous le poids des foulards
Au gaz jaune et mourant des brumeux boulevards,
D'un œil vide et muet contemplent leurs absinthes,
Riant amèrement, quand des femmes enceintes
Défilent, étalant leurs ventres et leurs seins,
Dans l'orgueil bestial des esclaves divins...
Ouragans inconnus des débâcles finales,
Accourrez! déchaînez vos trombes de rafales!
Prenez ce globe immonde et poussif! balayez
Sa lèpre de cités et ses fils ennuyés !
Et jetez ses débris sans nom au noir immense!
Et qu'on ne sache rien dans la grande innocence
Des soleils éternels, des étoiles d'amour,
De ce Cerveau pourri qui fut la Terre, un jour.
Prima pubblicazione
Oeuvres Complètes (Mercure de France) 1903
Sul cilindro di Laforgue la luna si sporge
NOTICINA NECESSARIA FINA
Jules Laforgue è stato un compagno (invero poco sano) della mia giovinezza espressa (in salute) ribalda. Anco nelle lettere. Anco nell’amore. Nel 2009 inventai per Sara la Misteriosa Dama R. R ovviamente dal suo nome. Le R nei suoi due nomignoli di personaggio. Esserino (2009-2011); “Cardellino (2017). L’Olandese Volante ospita una piccolissima parte di questa avventura nella traduzione transmoderna con a lato illustrazione d’immaginario in altri segni: pittura fotografia letteratura ecc.
Ho inventato diverse testate on line, a partire dal 2000, siti, fino all’Olandese Volante (2011-2017), ora antologia on line. Per circostanze legate alla mia dabbenaggine (Sara preferisce questa parola a “Scemenza”, oppure “Mona” al posto di “Grullo”) sono tutti falliti o meglio naufragati. Però se è vero che sono scemo, lo sono fino al punto di pensare fogli singoli, Folio, dove salvando la Testata il Logo da me ideato, in pagina elettronica, posso continuare ad averne “proprietà”. Intesa in senso, Stirner?, anarchico. E pure in questa maniera (senza ricorrere al diritto borghese) preservare l’originale dai calchi, furti, manomissioni. Che mi hanno riguardato dopo aver ideato TELLUS (rivista 1990); (2000 V.A.O.L. Valchiavenna On Line); TELLUSfolio (2005-2010); OLANDESE VOLANTE (2011- 9 gennaio 2017).
Posso affermare, grazie Flaubert! (MADAME BOVARY C'EST MOI), TELLUS C'EST MOI... L'OLANDESE VOLANTE C'EST MOI.
Un’avventura on line durata 20 anni. VENTI!! Quando in molti allora sui social ancora stavano con la penna bic in mano o la Olivetti per dattiloscritti a pigiarne i tasti. Sia detto. E oggi fan lezione su come cambiare poesia e letteratura, ma, stando on line.
Per la “traduzione” in fotografia della Misteriosa Dama R è stato fondamentale il filosofo Karl Robert Eduard von Hartmann ( Berlino 1842 – Berlino 1906 ) particolarmente apprezzato da Jules Laforgue. Base di molte sue poesie. La lettura, a pezzi e bocconi, della sua Filosofia dell’inconscio (1869) in francese. Non esiste traduzione in italiano.
Qui, in questa pubblicazione, appare il FOLIO TELLUS come fu pensato supplemento dell’OLANDESE VOLANTE da divulgare tessera on line.