CDS: "Giovanni Boine al sale marino sulla Cisa" - 14 febbraio 2017
Claudio Di Scalzo
NOTIZIA SUL RITRATTO AL SALE MARINO DI BOINE SULLA CISA
Andando su e giù sull'autostrada della Cisa per raggiungere a Vecchiano la Nada acciaccata nel cuore, e poi tornare verso la valle alpina!, ho deciso che avrei disegnato e scritto lo stesso e per la mia compagna madre e per uno scrittore che sento quanto mi protegga. In questo mese, febbraio, crudo e aspro. Giovanni Boine. Giunto nei pressi del valico mi sono fermato in un parcheggio, dove anni fa, vissi momenti di alto amore. Allora ho preso il cartone dove avevo abbozzato, nello studio vecchianese, a china, il volto dello scrittore di Porto Maurizio. Ma non bastava. E allora prendo della terra in stente aiuole e la strofino sul volto del poeta. E poi stracciando delle foglie sempreverdi continuo a strofinare il volto debitore del fumetto e dell’espressionismo. Manca il rosso, però, e me lo propone la buccia e il succo delle arance che la Nada m'ha regalato. E altro rosso acquarello lo diluisco con la saliva perché lì non ci sono fonti. A questo punto, e sempre venendo dalla cucina di mia madre, il sale marino. Ma penso che sia sale di Imperia e di Porto Maurizio: del mare che il poeta morendo guardava. Poi prendo la digitale reflex e scatto la fotografia. Il titolo non può che essere “Giovanni Boine al sale marino alla terra alle foglie. Con buccia d’arancio” E il quadro è finito. Non resta che uscire dall’autostrada e raggiungere la chiesetta della Cisa dove ho un appuntamento con delle lapidi. I Di Scalzo costì sepolti.