CDS "James Joyce a Trieste" - Senza data
Sul weblog TELLUSFOGLIO traduzione MS - L'Ano Solare di Bataille
James Joyce
NORA AMORE MIO...
Traduzione con prefazione di Margherita Stein
Dal portale TELLUSfolio. Direzione CDS. 2005
Pelliccia Pelle Nicciana - Margherita Stein - Foto cds senza data
UTILISSIMA NORA ALLA BUONORA
Margherita Stein
(2005) - Poniamo l’eros davanti al sublime crepuscolar misto-tragico. Tanti in Rete sperano che l’amore li possa salvare elevando anima e vissuti. Ma dove specchiano i loro neuroni? Tutto porta al Nulla: schizzo di sperma e pube in bollore come il verso lirico e l’occhio lacrimevole che l'intende scritto per il proprio destino. Per cultura-dispetto verso ogni illusione propongo una lettera, seguita da altre tre (se avrò voglia di tradurle), occultate perché erotiche di James Joyce. Scrittore che stando a suo agio nei bordelli fra le puttane come nelle case per appuntamento con la classicità di Omero è, per me, scrittore e poeta insuperato. Un tipo, che usando il pipo, sapeva come l’amore avesse bisogno del diritto e del rovescio per diventare la cosa insopportabile adatta ad essere narrata.
JAMES JOYCE
LETTERA EROTICA ALLA MOGLIE NORA
7 settembre 1909
… Nora amore mio, voglio che tu rilegga tutto quello che ti ho vergato. Certe cose sono sgraziate, oscene e bestiali, altre pure e sacre e spirituali: ma sono tutte cose mie. Ora penso che tu sappia ciò che provo per te. Non litigheremo più, vero amore? Terrai sempre acceso il mio amore. Stasera sono spossato, mia cara, e vorrei dormire tra le tue braccia, senza farti niente, solo dormire dormire dormire abbracciato a te.
Spero che tu prenda della cioccolata ogni giorno e che il tuo piccolo corpo, o meglio certe parti del tuo corpo, siano più rotonde. Mi viene da ridere, ora, a pensare ai seni meschini che hai. Sei una persona divertente, Nora! Ricordati che hai già ventiquattro anni e che il tuo primogenito ne ha quattro. Accidenti Nora, devi smettere di essere una ragazzina impertinente e diventare la donna piena d’amore che sei.
E tuttavia, che tenerezza mi prende a pensare alle tue gracili spalle, alle tue fattezze da bambina. Che piccola canaglietta sei! E per sembrare ancora ragazzina che ti sei tagliata i peli tra le gambe? Vorrei che tu portassi sottovesti nere. Vorrei che tu imparassi a sedurmi, a provocare il mio desiderio. Ma sento che ci proverai, amore, e così saremo felici…
Mi ami vero? Ora mi terrai sul tuo seno e mi proteggerai e forse avrai pietà di me e dei miei peccati e delle mie pazzie e avrai cura di me come un fanciullo…