Margherita Stein nella "forza giovanile"
residente in via Marchese de Sade - Foto cds
Margherita Stein
PENSIERI NERI SIERI SPORCHI PANNI INSUDICIATI DAGLI ANNI
anche
PENSIERI DALLA MENOPAUSA IN AVANTI
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Il Disamore metafisico era il cardine sul quale ruotava essendo il sesso cazzo ritto, che più non trovo, la mia porta che non chiudeva non avendo serratura non avendo muro di rispettabile filosofia compiuta né ermeneutica né diario intimo accettabile ove stare. Resta la banale saggezza da vecchia che arrugginisce marcescente.
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Esiodo afferma che gli Dei tennero celato quanto spinge gli esseri umani a vivere. Ho sempre pensato che l’abbiano rivelato ai felini ad ogni animale predatore. Io l’ho scoperto da me, predatrice per natura, allattata dal prode Arturo il duro, che definì, oh gaudio a leggerlo, Fichte Schelling Hegel “i tre ciarlatani”, prima che mi diventasse devoto alle tre ciarlatenerie dei Vedanta Induismo Buddismo.
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Donare consigli? "Duve ‘ogli ‘ogli". Dicono a Firenze. Tanto non c'è costo essendo avvolti nel Nulla dal Nulla che siamo profferendoli. Ecco perché il Prode Arturo coi suoi consigli delle ultime opere m’è sempre sembrato un rimbecillito coi basettoni bianchi. Fortunato il mio ex fidanzato, Accio, che invecchia fidando soltanto nel Commissario Basettoni e in Topolino eterna giovinezza del bene che vince il male e ogni Macchia Nera.
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Quando sento parlare di coscienza collettiva vi associo i graspi di uva strizzati per ricavarne vino. Posseggo una coscienza individuale e ogni chicco me lo succhio da sola. La coscienza collettiva non produce alcun vino sensato bensì aceto. Lo stesso che posò la guardia sulle labbra del Cristo uomo che dio padre tradì accettando venisse crocifisso perché non esisteva.
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Scoprendomi nella forza giovanile smisi di aiutare i bisognosi le vittime perché seppi che così essa si sarebbe volta al male, complice, di quanto li scempiava. L’unica via era indebolirmi, godendo però nelle varie sciagure, e per questo abitai in via Donatien Sade. Ora che sono vecchia bisognosa e vittima torno alla mia originaria forza, non godo più, ma imbattuta, sarò, anche davanti alla futura Morte.