CHRISTINA ROSSETTI
UNA PAUSA / A PAUSE
TRADUZIONE DI MARGHERITA STEIN
Zucchero stanza composta di foglie con fiori,
e il letto in fioritura su cui giacqui
intanto l'anima mia, preda d'amore, s'attardava nella via.
I volatili non li udivo sulle grondaie,
né sentivo attorno ai covoni motteggiare i mietitori:
soltanto l'anima mia vegliava giorno a giorno,
l'anima mia assetata guardava uno lontano -
forse Lui ama, meditava, ricorda, s'affligge.
Finalmente, ecco, che il passo risalì la scala,
la familiare antica mano posò sulla maniglia:
poi... la prima volta sembrò sentire aria il mio Spirito
del Paradiso; poi... la prima volta la lenta sabbia
del tempo scivolò dorata, e avvertii la chioma
innalzare gloria assieme all'anima espansa.
They made the chamber sweet with flowers and leaves,
And the bed sweet flowers on which I lay;
While may soul, love-bound, loitered on its way.
I did not hear the birds about the eaves,
Nor hear the reapers talk among the sheaves:
Only my soul kept watch from day to day,
My thirsty soul kept watch for one away: -
Perhaps he loves. I thought, remembers, grieves.
At leght there came the step upon the stair,
Upon the lock the old familiar hand:
Then first my spirit seemed to scent the air
Of aradise; then first the tardy sand
Of time ran golden; and I felt my hair
Put on a glory, and my soul expand.