SINTETICO SCALZO IN ARTE
Claudio Di Scalzo è stato un esponente della Poesia Visiva e della Narrative-Photo negli anni Settanta. Pubblica sulle riviste: L’Immaginazione, Doc(k)s, Zeta, Lettera. Esordisce nella narrativa nel 1997 con il romanzo epistolare “Vecchiano, un paese. Lettere a Antonio Tabucchi” per i tipi della Feltrinelli. Con ampi riferimenti all’arte post-moderna. Come critico cura mostre con catalogo per Giovanni Boffa, Raffaella Formenti, Antonio Papasso, Henri Michaux, Jacques Villeglé, De Chirico, Medardo Rosso, Martini. Nell’annuario Tellus 26: “Vite con ribellioni”, 2004, pubblica biografie artistiche su Lemaître, Deschamps, Chaissac, Macréau, Maccari. Legate alla sua attività con la Galleria di Arte Contemporanea Peccolo Livorno-Kassel. (1978-2016) - Sul “caso” del pittore selvatico Bruno Dell’Ava scrive “L’alfabeto del custode, Chiavenna, 2004 – In rete, con Chiara Catapano, cura la Rivista Transmoderna L’Olandese Volante di Arte e Letteratura – Rivista che è stata inserita dalla filosofa Rosa María Rodriguez Magda nel recente volume "La condición transmoderna, La condizione Transmoderna" (Barcelona, 2015).