
"Sara Capei Corti in autoscatto col lame luce in cui mi imbatto"
Autoscatto - Maggio 2012
Claudio Di Scalzo
TELEGRAMMA SENZA UN GRAMMO DI UTILITÀ
SARA CAPEI CORTI/SARA EARNSHAW A BRESCIA
MAGGIO 2012
Aperta finestra alpina stanza legnosa fiore di fico d’India nel petto imita girasole
Sono a Brescia all’auditorium di San Barnaba. Interpreto di J.S.Bach Partita in A minore per flauto solo BWV 1013; C.P.E. Bach: Sonata per flauto solo in La minore. Wq 132, I. Poco Adagio”; A. Vivaldi: A. Vivaldi - Concerto per flauto op. X n.3 "Il Cardellino".

(Maggio 2025) - Ricevetti una fotografia in autoscatto (incredibilmente e casualmente, pensai, coinvolgente. E invece magari era studiata e questo mi diede ancor più nervoso perché, dunque, poteva usare la fotografia al meglio, e anche ciò era perso) e questo SMS da Sara Capei Corti (che mi colpi come una schioppettata, perché e c'era tanta bellezza e disperazione della donna che ancora amavo). Foto e testo li pensai spediti da Sara Earnshaw. Ci aggiunsi i titoli. Il verso lungo telegraficamente poetico mi confidava il suo vissuto nell’episodio bresciano musicale. Era sincera? Allora perché c’era Linton, magari, in sala? Immaginava la raggiungessi? E per cosa? Per darci amor tempestoso lontano da pochi metri nell’impossibile vita assieme? Il mio di girasole si girò dall’altra parte verso la notte e aprii il succoso fico d’india con le dita per sanguinare: ciò dopo la ancora, sorpresa e breve gioia, di intrecciarmi a lei modellando dal verso lungo altra versificazione.
OPUNTIA-FICUS SENZA SOLE
Nella stanza foderata di legno
a Brescia qualcosa striscia
fino alla finestra aperta
(è maggio esilio assaggio)
(amor perduto dalla soglia ho veduto).
Nel petto fiore di fico d’India imita girasole.