Karoline Knabberchen
(Guarda Engadina Svizzera 10 aprile 1959 -
20 agosto 1984 Isola di Austvågøy Lofoten Norvegia)
Fabio Nardi è un mio eteronimo e la differenza fondamentale, tra me e lui, riguarda l'amore. Fabio Nardi dopo la morte di Karoline Knabberchen, per suicidio, il 20 agosto 1984, non ha amato più nessun altra donna. (CDS)
Fabio Nardi con la gattina siamese Olivia - Gennaio 2018
Claudio Di Scalzo
FABIO NARDI, LA GATTINA OLIVIA E KAROLINE KNABBERCHEN
40° DELLA MORTE
A Fabio Nardi, oggi gennaio 2018, un vicino di casa, che li alleva, ha regalato una gattina siamese. Con amicale bonomia gli ha detto “Così avrai compagnia, tu che vivi solo, e di ricordi. Poi il gatto se si affeziona ti difende dal male dai brutti sogni “.
Fabio Nardi ha gradito molto il dono. Lui sentendosi un po’ Braccio di Ferro che ha bisogno degli spinaci del Bene per proteggere e curare il Canzoniere di Karoline Knabberchen, la gattina l’ha chiamata Olivia. Poi ha ricordato intenerendosi che nei primi mesi del loro legame Karoline gli disse, a volte sei come il gatto cucciolo che si diverte con un nastrino tra le zampe con un tappo di bottiglia che trascina per la stanza. Felice ogni mattina di poter giocare col reale che vedi e inventarlo con la reflex e se ne hai voglia, e ce l’hai sempre, usi anche parole. Che rotolano sul pavimento escono nel prato. Poi mi doni il tutto. Vieni tra le mie braccia. Che hai nominato tua casa. E domani continui. Questa la tua poesia e non ha, per te, altro scopo che il gioco da donare. Ti amo Fabio e sarà per sempre.
Fabio Nardi sentendo la gattina sulla sua spalla, mentre nella sera pensa alla biondina d'Engadina, con l’autoscatto della Leica fissa la complicità tra lui e Olivia. Pensa che la sua amata proprio in questo mese si erano conosciuti nel gennaio 1979, lei disse le parole su di lui artista-gatto-cucciolo. Erano a Pisa, in via Santa Maria, e andavano, tenendosi per mano, in facoltà di Filosofia. Guarda gli occhi di Olivia. Karoline aveva degli occhi verdi con riflessi celesti come il mare calmo sull'orizzonte a primavera. In quelli della gattina si riflette il volto di un uomo che lacrima, lentamente, di gioia.