Karoline Knabberchen
(Guarda Engadina Svizzera 10 aprile 1959 - 20 agosto 1984
Isola di Austvågøy Lofoten Norvegia)
"Pendendo nella Parola Assoluta" - Foto Fabio Nardi, 1982.
Karoline Knabberchen
IL SEGRETO PIÙ GRANDE
QUARANTESIMO DELLA MORTE 20 AGOSTO 1984
Da "SPILLE DI FILOSOFIA"
Cura Fabio Nardi
Non esiste parola assoluta, parola il cui significato sia incondizionatamente dato una volta per tutte. Eppure niente è anteriore alla parola rivelata. Sicché la rivelazione è un’originaria incertezza, una doppiezza ricca di tranelli, una mezza verità. Questo perché non esistono che verità incompiute e indefinitamente perfettibili. Ebbene, questo compito infinito spetta all’uomo alla donna. In coppia sposati nel sacramento o amanti nel laico intreccio ci sono più possibilità di adempierlo? Certo, per il singolo per il duo, nel frattempo c’è il rischio di perdersi. Ma dall’altro lato non c’è chi possa compiacersene e nemmeno dolersene. L’altro lato, semplicemente, è vuoto.
Come chiamare questa felce nell’acqua e la luce verde che me la rovescia sulla pagina? Ora la mia sera è invasa – o devo ammettere liberata? – dal soffio d’una parola che non conosco. Mi guardo nello specchio, assisto al mio passato, e la parola assoluta è data dai miei capelli con quella che sembra felce a pettinarli. Il resto unghie del vuoto. Filosofia da isterica svizzera senza mezzi termini eh eh.