:: Accio e Sara Cardellino: Aforismi con pochi crismi ritmati a volte rimati.
03 Ottobre 2022
Accio e Sara Cardellino nell'ottobre 2022
Accio e Sara Cardellino
AFORISMI CON POCHI CRISMI RITMATI A VOLTE RIMATI
SARA CARDELLINO PER ACCIO AFORISTA
Prefazione con mozartiana emozione
Ritrovo e leggo questi tuoi aforismi (quando li scrivesti? Sicuramente già attivo il web e già insieme perché nell'aforisma 5 ti rivolgi a me: pertanto penso nel 2010), in un dimenticato file, amato mio, Accio comunista; mi commuovo, sì sì, tanto. Ma come accostarmi per darti qualcosa di mio? Ricorro a Mozart, divento viatico d’una grandezza inesausta nel suono simbolico cristiano e illuminista, come minuscola interprete esattamente come tu aspiri ad essere ancora l’Accio Bimbo in famiglia comunista.
Ecco la GROSSE MESSE. Assoluta bellezza incompiuta. Come il REQUIEM. Soltanto il Kyrie e le otto sezioni del Gloria sono state completate da Mozart: Credo, Sanctus, Benedictus hanno suggerito l’intervento di altri compositori. Che se la sono cavata egregiamente. Non sto qui a citarne le esecuzioni. Mi preme dirti che la Grosse Messe è adatta sia al Comunismo incompiuto, ma che non ha trovato adatti prosecutori dopo il 1917 dopo il 1949 cinese dopo il 1959 cubano, sia adatta a te, Accio, che in quanto hai ideato, scopro da anni, come tutto sia “incompiuto”, non finito, pure se compiuto disperso come puzzle inestricabile. Completa il completabile, ti prego!
Se ti rapporti con tante tradizioni letterarie ed estetiche la Grosse Messe vale esempio insuperabile. Mozart si confronta, assume per sé, la grande tradizione oratoriale barocca di Haendel e Bach e determina la ripresa di forme contrappuntistiche diventate desuete.
Ci vorrà pure un contrappunto nella tradizione socialista e comunista efficace.
Soffermati sul colore bronzeo suono del declamato Sanctus (tono mistico e grandioso insieme del quale si approprierà Gounod nella MESSE SOLEMNELLE) che Mozart non completa. Se c’è del grandioso di solenne nell’epica comunista l’incontro d’essa con la religione, le religioni, penso sia adatta tua indicazione.
Adesso la mozartiana aspetta d’esser baciata nella pisana piana.
ACCIO AFORISMI CON POCHI CRISMI...
1
L’aforisma mi dà carisma in forza e dolcezza sulla web-rima-risma.
2
Rivoluzionario è chi conversa con Dio del destino ugualitario degli uomini in terra in cielo. E chi parla con gli uomini, come se Dio non esistesse, dell’uguaglianza possibile in vita; non solo in morte polvere tra polveri.
3
Incarnarsi nella Rivoluzione diventando sostanza della forma possibile-impossibile dando nutrimento al mondo sfruttato. E finire spolpato nella storia d’ogni fallimento rivoluzionario. In questo metabolismo può nascere qualche estetica sovversiva.
4
La sapienza rivoluzionaria sta alla cultura come il sasso che rompe il marmo esteticamente ben fatto in pietrisco malfatto. Diventi il pietrisco cera superando-modellando quanto s’era già visto nel dominio tristo.
5
Salii sul bruco-tempo in contrattempo stando fermo sull’erma della mancata rivoluzione fonda orma. Tastai ali di farfalla sulla divisa rossa. Volai oltre la fossa. Ali comuniste pulsavano eternità in flessa intensità un po’ ragionevole, anche svenevole, un po’ fessa. Son fole da sogno, dissi a Sara, ma d’esse ho bisogno come dei tuoi baci attorno.
6
Tempo comunista passato filmica mancanza della forma non creata durevole. Sfogliata spica sotto scure nuvole.
7
La metamorfosi della parola Rivoluzione è Destino in cambiamento continuo, Lotta Continua contro il sé stesso del rivoluzionario, in qualità e quantità del tempo concesso terrestre, contro il modello capitalistico: Martello del bene Falce del male Stella del cielo per Croce nel sasso piantata. Questo enfatismo simbolico per cristiano comunista merita, sia detto, il chiodo nelle mani che lo scrivono!
8
Accanto al necessario sforzo per diventare grandi nel cervello, accosto al corpo che fa da sé - se c’è Rivoluzione se non c’è Rivoluzione è uguale per la poesia che s’indossa: il peggio è che le misure inutili non corrispondano il meglio che corrispondano - stia accosto il necessario empito per rimanere fanciulli, piccoli, perché il rivoluzionario sia pascoliano in rima adatta con candore.
9
Il Bene è vacanza rivoluzionaria infinita sbagliando destinazione; il male è vacanza borghese-reazionaria finita ma riuscita che necessita, sempre, d’altro appuntamento all’ombra del lusinghiero Capitale. Fatica inutile. Che opprime.
10
Tutto promette al chicco di grano l’emersione nella luce; il Male s’industria di farlo marcire nella terra insalubre facendogli credere che vive la spiga. Semplice davvero il comunismo spiegato ai semplici di còre come me!